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Immagine del redattoreAlessandra Stella Caravella

Autostima: cos'è e come lavorarci.

Come indica la parola stessa, l'autostima ha a che fare con le considerazioni relative all'idea che ho di me.

C'è quindi una componente cognitiva, ovvero i pensieri e le valutazioni che faccio sul mio conto; una componente affettiva, cosa sento in relazione alle mie azioni e scelte di vita; ed una componente esperienziale che riguarda le risorse che so di poter mettere in campo in momenti più o meno difficili.


L'autostima ha quindi a che fare non solamente con la percezione che ho di me, ma anche con un processo confrontativo con l'ambiente circostante, nello specifico con la sensazione di poter raggiungere gli obiettivi che mi sono postə.


Raggiungere i miei obiettivi è fondamentale per sentirmi presente ed autonomə, in alternativa ciò che sperimenterò di sarà una tendenza dipendente verso l'aiuto e dell'approvazione altrui.


L'autostima accresce nella misura in cui ci diamo la possibilità di fare e metterci alla prova, ovviamente mettendo in conto il rischio del fallimento.

Come recita un classico proverbio "chi non risica non rosica", questo sta a significare che se non siamo predispostə a pagare un prezzo per fare delle scelte autonome, rischiare di sbucciarci un ginocchio, non otterremo neanche i benefici sperati.


La nostra mente funziona secondo delle procedure di apprendimento piuttosto banali, attraverso la ripetizione sperimentiamo di saper fare qualcosa. L'informazione viene poi immagazzinata in memoria: questo ci consente di acquisire competenze complesse e specializzate. Pertanto, se desidero raggiungere un obiettivo, tutto ciò che dovrò fare sarà provarci ed allenare le mie competenze pratiche e procedurali.


Questo funziona sia per gli obiettivi lavorativi e professionali, che per quelli intimi e relazionali. La ripetizione e l'allenamento di nuove pratiche è fondamentale per costruire il senso di autoefficacia, ovvero la sensazione di efficacia percepita.


Come lavorare sull'autostima:

- Senza soffermarti troppo su ciò che pensi di te ("questo non lo so fare"), fai qualcosa per sperimentarti;

- I giudizi sono narrazioni parziali, in realtà le tue capacità vanno oltre ciò che pensi;

- La paura di non farcela è una proiezione verso un futuro che ancora non esiste, puoi fare qualcosa oggi per rendere quel futuro realizzabile.


Allenare i comportamenti virtuosi è importante soprattutto nei giorni in cui sembra non funzioni!



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